Lawyers compensation is required, the dismissed secretary is entitled to social security benefits provided by the company
Yesterday, the Ministry del Lavoro, ha risposto ad una richiesta di interpello avanzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dalla Confprofessioni in merito alla possibilità di iscrivere nelle liste di mobilità i lavoratori subordinati licenziati da studi professionali individuali.
Il Ministero, “nel prendere atto della scelta del Legislatore di non porre ulteriori limiti alla concessione degli ammortizzatori in questione, ritiene applicabile la disciplina della mobilità in deroga, ai fini dell’erogazione della relativa indennità, anche ai lavoratori subordinati licenziati per motivi di riduzione di personale da parte di studi professionali individuali, a nulla rilevando la forma giuridica individuale o associata the subject's employer. "
And this, even if "employers qualify as professional firms do not appear within the categories of addressees of the mobility procedure of Rules of Law No 223/1991, nor does it appear they can be included, under a strict interpretation iuris, under the provisions of art. 4, paragraph 1, L. No 236/1993.
However, use the "interpretation by the Court of Justice of European Communities on 16 October 2003 (Case C/32/02) with reference to the EU Council Directive 98/59/EC concerning the difference between the concept domestic law of entrepreneur than the Community concept of the employer.
The case law states that the focus should be on a definition in the broadest sense of the employer, thereby overcoming the narrow scope of the concept of entrepreneur and the latter meaning any entity engaged in economic activity and is active on a given market. "
Ultimately, "employers qualify as professional offices may be covered under the provisions of art. 4, paragraph 1, first indicated, although the rule explicitly refers only to "Business" and, consequently, workers from these employees, fired for staff reduction, hanno diritto ad iscriversi nelle liste di mobilità”.
Il diritto di interpello
E’ previsto dall’art. 9 del decreto legislativo 124/2004 (come modificato dal decreto legislativo 262/2006).
Consiste nella facoltà da parte di “organismi associativi a rilevanza nazionale degli enti territoriali, enti pubblici nazionali, nonché organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative sul piano nazionale e consigli nazionali degli ordini professionali”, di inoltrare al Ministero del Lavoro quesiti di ordine generale sull’applicazione delle normative di sua competenza.
E’ importante tenere presente che l’adeguamento alle indicazioni fornite nelle risposte to the questions "precludes the application of criminal sanctions, administrative and civil."
http://www.leggioggi.it/2011/03/09/avvocati-la-segretaria-licenziata-ha-diritto-alla-concessione-degli-ammortizzatori-sociali-previsti-per-limpresa/
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